Tag: sentiero dei masi

Il sentiero dei masi

Ultner höfeweg

Cartelli di indicazione per la via dei masi, o sentiero dei masi

Il sentiero dei masi è un percorso escursionistico che, come nient’altro nella valle, può far immergere nella storia e nelle tradizioni del luogo. Si tratta di un percorso ad anello, che richiede dalle 4 alle 6 ore di camminata, a seconda del livello di allenamento, ma che gli atleti superallenati che partecipano all’Höfelauf (la corsa dei masi) percorrono in poco più di un’ora! Nell’edizione del 2022 il primo classificato ha segnato un tempo di 1 ora e 10 minuti!

Ma torniamo sui nostri passi e…alla nostra velocità! La bellezza del sentiero dei masi sta nel fatto che è facilmente percorribile da chiunque ami camminare: si può fare a tappe e alcuni tratti possono essere percorsi tutto il tempo dell’anno. Per chi fosse nuovo della valle, il suggerimento è quello di percorrerlo con calma, a più riprese per godere del panorama e ammirare i masi che, come suggerisce il nome del sentiero, si trovano lungo la via. Masi vecchi, in alcuni casi antichi, costruiti in pietra o mattoni e legno, con i classici tetti coperti dalle scandole in larice, tutti con una storia da raccontare. La via dei masi segue uno dei vecchi sentieri che si faceva in valle prima dell’arrivo delle strade: una pietra riporta una incisione con la data 1831.

Il percorso parte da Pracupola e arriva a Santa Gertrude e si percorre in genere in salita all’andata, stando alla destra della provinciale, e in discesa al ritorno sulla parte più ombrosa della valle e più immersa nel bosco.  La parte in salita è quella dove si trovano più masi, è la parte che più è esposta ai raggi solari e quindi la più abitata. Il ritorno permette di passare a fianco dei larici millenari e alla cascata di Clapa, nonché a Villa Hartung.

Il tratto sul lato destro che va da San Nicolò a Santa Gertrude è stato riaperto solo nella primavera del 2023 perché è stata la zona della valle più colpita dalla tempesta Vaia del 2018.

La violenza della tempesta ha abbattuto talmente tanti alberi da rendere a lungo inagibile buona parte del sentiero, creando un danno ecologico ed economico notevole. Il lavoro e le opere effettuate in cinque anni sono stati notevoli: non solo il ripristino del sentiero con la messa in sicurezza dei masi, ma anche la creazione di “valli” che proteggano i masi sottostanti da future valanghe e cadute. La vegetazione ancora fatica a crescere e il panorama è mutato in maniera sensibile rispetto a come era prima di Vaia. Quando si cammina sui sentieri di montagna, che siano in quota o più bassi bisognerebbe sempre ricordare che lo sforzo di chi ci abita e di chi ci lavora è costante, con qualsiasi condizione metereologica. Essere stati in Val d’Ultimo (così come in tanti altri posti in Trentino e in Alto Adige) durante la tempesta fa capire come amare la montagna sia qualcosa che coinvolge a 360 gradi, con pioggia, neve, gelo, sole o vento, e fa capire anche quanto l’ambiente sia vulnerabile quando accadono eventi così estremi.

Percorso, altitudine e tempi

  • Pracupola (1145 m) – S. Nicolò (1262 m): 3,5 km. circa – tempo con passo tranquillo 1.00 ora
  • San Nicolò – Santa Gertrude (1395 m): 5 km, circa – 1 ora e 40
  • Pracupola – S. Gertrude – Pracupola: 17.626 m – 5 ore e 30

Note: se si volesse fare solo un tratto ricordiamo che da qualsiasi punto si decida di scendere sulla provinciale si troverà vicino ad una fermata degli autobus che passano di frequente.

Si ricorda anche che, volendo, il sentiero parte già da San Pancrazio con il nome di Ultner Talweg (sentiero della valle). Per i camminatori molto allenati si tratta di più di 9 chilometri con circa 600 metri di dislivello (il sentiero è un continuo saliscendi) per arrivare a Santa Valburga in circa 3 ore. Si può quindi proseguire verso Pracupola dove il Talweg finiscce nel sentiero dei masi.

Per quanto riguarda i bambini il percorso è consigliato anche ai piccoli, quello che si sconsiglia è invece il passeggino.

Ultimo suggerimento: bellissimo in autunno!

La “Corsa dei Masi”

Ultner Höfelauf

Per gli appassionati di running, ma non solo, vogliamo raccontare della “Corsa dei Masi” della Val d’Ultimo (o Ultner Höfelauf). Questa tradizionale corsa è diventata nel corso degli anni (quella del 2022 sarà la 16° edizione) una kermesse imprescindibile per grandi e piccoli, per sportivi e buongustai.

La gara, valida come competizione di montagna riconosciuta dalla FIDAL (Federazione Italiana di atletica leggera) vede impegnati dai bambini di 6 anni a salire, secondo percorsi e modalità diverse. Gli atleti si possono cimentare in un percorso di montagna lungo 18km che segue la via masi in un percorso ad anello.

Per tutti la giornata è comunque occasione di ritrovo, di svago e di…enogastronomia! La corsa, che parte nelle prime ore del mattino, è accompagnata da un ricco programma, che prevede musica e cibo. Gli stand gastronomici offrono tutti i prodotti tipici: piatti di selvaggina, carne allo spiedo, pesce,  Strauben, krafen contadini ai semi di papavero e il menu si potrebbe allungare ancora. Una giornata all’insegna dello sport, del ritrovo e del buon bere e ben mangiare.

Per chi non conosce la valle questa giornata può essere l’occasione per scoprirla in un momento molto partecipato e sentito, una vera giornata di festa. E per gli appassionati di sci un ulteriore incentivo: spesso il via della gara, così come le premiazioni è affidato al campione Dominik Paris, residente e originario della Val d’Ultimo.

Per informazioni: https://www.merano-suedtirol.it/it/corsa-dei-masi-della-val-d-ultimo.html

Il Maso

Parlando di passeggiate abbiamo accennato al “sentiero dei masi” (Hofeweg), ma cosa sono i masi?

Il maso è sostanzialmente un’azienda agricola autosufficiente costituita da una proprietà fondiaria, una abitazione (o più abitazioni) e, in genere, stalla e fienile. La maggior parte dei masi oggi riconosciuta  è di tipo “chiuso”. Al censimento del 2010 in Alto Adige si contavano circa 20.000 masi di cui più di 13.000 chiusi. Il maso chiuso è un istituto tipico dell’Alto Adige e più in generale di tutto il Tirolo. Consiste in una azienda a carattere agricolo e forestale-pastorale comprendente una casa di abitazione, che non si può ridurre con vendite parziali ma si deve trasmettere intera tramite un atto tra vivi o per successione a un solo erede preferito. Questo istituto preservava dalla frammentazione delle proprietà e storicamente è stato un argomento molto dibattuto. La normativa attualmente in vigore è una legge provinciale 2001. La Provincia Autonoma di Bolzano regolamenta il maso chiuso che deve essere riconosciuto da una apposita commissione e la Corte Costituzionale ha stabilito con varie sentenze che la competenza giurisdizionale della Provincia sui masi chiusi può riguardare anche norme processuali.

masi della Val d'Ultimo

L’attribuzione “maso avito” (Erbhof) onora quelle famiglie che da almeno 200 anni, e quindi per numerose generazioni, sono rimaste nel maso per via ereditaria diretta. Il maso deve essere un maso chiuso e il proprietario deve abitare nel maso e coltivarlo

Powered by WordPress & Tema di Anders Norén

error: Content is protected !!