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I Santi di ghiaccio (Eisheilingen)

Quando la primavera sembra ormai aver sconfitto la stagione invernale, le giornate si sono allungate e le temperature sembrano ormai inesorabilmente salire ecco che fanno la loro comparsa i “Santi di Ghiaccio”.

La tradizione popolare, soprattutto contadina, associa ai giorni tra l’11 e il 15 maggio, un brusco calo delle temperature, un colpo di coda dell’inverno legato ad una “singolarità  metereologica”, un evento che ricorre con una certa regolarità in un determinato periodo dell’anno, e che porta a condizioni meteorologiche diverse da quelle che normalmente sono attese per tale periodo (come ad esempio l’”estate di San Martino”)

Esiste una tradizione, la cui origine sembra addirittura medioevale, che fonda la sua storia in secoli e secoli di osservazioni dei contadini, che ci ricorda come l’inverno, proprio in questo periodo possa fare la sua ricomparsa, in particolar modo sull’Europa centro settentrionale. Da qui nacque la credenza popolare dei “Santi di ghiaccio”, nome che evoca miti e leggende del nord Europa.

Ma chi sono i Santi di ghiaccio?

11 maggio: San Mamerto era un vescovo cattolico del V secolo, considerato molto colto. Secondo la tradizione, faceva spesso miracoli, come fermare incendi, curare la febbre o intervenire in caso di grave siccità.

12 maggio: San Pancrazio visse nel III secolo e morì come giovane martire della chiesa primitiva di Roma. Il suo nome significa “colui che sconfigge tutto”. Con la sua spada e la corona da martire, è spesso raffigurato in abiti eleganti o da cavaliere. Ricordiamo che è il patrono dell’omonimo paese della Val d’Ultimo (la festa patronale si svolge proprio il 12 maggio). Un proverbio recita: Wenns an Pankratius friert, so wird im Garten viel ruiniert. (quando si gela di San Pancrazio, molte rovine avvengono nei campi)

13 maggio: secondo le leggende, San Servazio era vescovo nel territorio dell’attuale Belgio nel IV secolo. Si dice che abbia previsto l’invasione degli Unni in Europa, che in realtà ha avuto luogo circa 70 anni dopo la sua morte. La sua assistenza è solitamente richiesta in caso di malattie del piede, danni da gelo e pestilenze dei ratti.

14 maggio: San Bonifacio di Tarso morì all’inizio del IV secolo nell’odierna Turchia. Per empatia verso i cristiani perseguitati fu battezzato e rimase fedele alla sua nuova fede. Dopo l’esecuzione, il suo corpo venne riportato a Roma.

15 maggio: Santa Sofia di Roma è l’ultima dei cinque Santi di Ghiaccio. La memoria di Santa Sofia e delle sue tre figlie, tutte martirizzate nel secondo secolo dall’Imperatore Adriano, viene festeggiata il 17 settembre (ma nel medioevo la ricorrenza cadeva il 15 maggio). L’iconografia le raffigura come quattro donne vestite a lutto. La “fredda Sophie” (die Kalte Sophie, come viene chiamata dai tedeschi) viene spesso invocata contro le gelate tardive per chiedere un buon raccolto.

Secondo la tradizione quindi, dalla giornata del 16 maggio….via alla semina e…alla bella stagione.

San Pancrazio - Val d'ultimo
La chiesa e il paese di San Pancrazio

La “Corsa dei Masi”

Ultner Höfelauf

Per gli appassionati di running, ma non solo, vogliamo raccontare della “Corsa dei Masi” della Val d’Ultimo (o Ultner Höfelauf). Questa tradizionale corsa è diventata nel corso degli anni (quella del 2022 sarà la 16° edizione) una kermesse imprescindibile per grandi e piccoli, per sportivi e buongustai.

La gara, valida come competizione di montagna riconosciuta dalla FIDAL (Federazione Italiana di atletica leggera) vede impegnati dai bambini di 6 anni a salire, secondo percorsi e modalità diverse. Gli atleti si possono cimentare in un percorso di montagna lungo 18km che segue la via masi in un percorso ad anello.

Per tutti la giornata è comunque occasione di ritrovo, di svago e di…enogastronomia! La corsa, che parte nelle prime ore del mattino, è accompagnata da un ricco programma, che prevede musica e cibo. Gli stand gastronomici offrono tutti i prodotti tipici: piatti di selvaggina, carne allo spiedo, pesce,  Strauben, krafen contadini ai semi di papavero e il menu si potrebbe allungare ancora. Una giornata all’insegna dello sport, del ritrovo e del buon bere e ben mangiare.

Per chi non conosce la valle questa giornata può essere l’occasione per scoprirla in un momento molto partecipato e sentito, una vera giornata di festa. E per gli appassionati di sci un ulteriore incentivo: spesso il via della gara, così come le premiazioni è affidato al campione Dominik Paris, residente e originario della Val d’Ultimo.

Per informazioni: https://www.merano-suedtirol.it/it/corsa-dei-masi-della-val-d-ultimo.html

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