Tag: escursionismo

Un percorso per i più allenati: il Gleck (Collecchio, 2.997 mt) e il lago Corvo

Oggi vi presentiamo una camminata con un percorso ad anello, da fare se allenati ed abituati alle escursioni. Il percorso è di circa 19 km. totali con un dislivello di 1.000 metri in salita e circa 1.500 di discesa con l’ausilio dei bus navetta per il rientro.

Ma entriamo nel dettaglio. La partenza è al parcheggio del lago di Fontana Bianca e la cima è quella del Collecchio (Gleck) a 2.997 metri, il rientro previsto con passaggio per la val di Rabbi, è a Santa Gertrude, da dove poi si può tornare a Fontana Bianca con il bus.

Partendo dal parcheggio di Fontana Bianca (che fino ad autunno inoltrato è servito da un comodo bus navetta da Santa Gertrude), si segue il sentiero n.103  in direzione della cima del Collecchio. La cima richiede dalle tre alle quattro ore a seconda dell’allenamento. Il percorso è assolutamente affascinante. Un primo stacco di 200 metri e ci si trova in una radura ricca di corsi di acqua e a due passi dal piccolo bacino artificiale del Fishersee (lago dei pescatori). Da qui si procede sul sentiero n. 107 e con un secondo stacco si arriva ad un altro laghetto naturale in prossimità di OberWeissbrunn.

Da qui una salita dolce ma lunga e continua permette di attraversare il Pian dei Cavalli dove si trova un altro lago alpino (il Lago Lungo) e si sale seguendo a distanza il corso d’acqua fino al lago Nero. Un ulteriore stacco piuttosto ripido porta ai 2.800 metri del Giogo Nero (da cui si può scollinare e proseguire per la Val di Rabbi e arrivare al rifugio Dorigoni). Un ultimo sforzo e in un quarto d’ora si tocca finalmente la croce. La vista merita tutta la fatica.

Dalla croce…è tutta in discesa! Si prosegue per il sentiero n.145 scollinando verso la Val di Rabbi. In circa un’ora di discesa per un percorso molto panoramico dove si incontrano diversi laghi, si arriva al rifugio lago Corvo e da qui si sale leggermente per il passo Rabbi e inizia il rientro verso l’Alto Adige seguendo il segnavia n. 108. Il ritorno è piuttosto lungo e dopo un inizio sul sentiero in discesa si imbocca la lunga mulattiera che attraversa la Kirchbergtal e che conduce a Santa Gertrude. Il percorso in discesa richiede dalle due alle tre ore, dipende sempre dal passo. Il bus passa in prossimità dell’incrocio tra la strada per Santa Gertrude e quella per Fontana Bianca.

Una alternativa: prima di incontrare il rifugio ci si imbatte in un incrocio con il sentiero n. 12. Seguendo questo sentiero si torna in quota e si scollina in prossimità del giogo di Montechiesa (2.789 mt.) per ricongiungersi al sentiero fatto all’andata in prossimità del lago Lungo.

Perché questo giro e per chi. Il giro attraversa il Pian dei Cavalli che è un posto assolutamente affascinante. Siamo in pieno Parco Nazionale dello Stelvio e oltre al panorama e alla corona di montagne che chiudono il piccolo altopiano spesso le marmotte fanno bella mostra di sé e, se si è fortunati, si possono incontrare anche ungulati. La bellezza sta anche nei numerosi laghi alpini che si incontrano sia sul versante della Val d’Ultimo sia su quello trentino.

Il percorso non presenta particolari difficoltà tecniche per gli escursionisti abituati alla montagna, non ci sono punti esposti o particolarmente brutti da affrontare, tuttavia la lunghezza e il dislivello lo rendono sicuramente impegnativo e da fare quando l’allenamento è buono. La sola salita è di circa 7 km ma indubbiamente anche la lunga discesa si fa sentire. L’alternativa, se si decide di tornare dopo essere arrivati al Gleck, è scendere a Fontana Bianca prendendo  il sentiero n. 12 scendendo verso il lago Lungo e di passare per il rifugio Canziani. Attenzione perché il tratto di collegamento verso il Canziani è in alcuni punti esposto.

Lunghezza percorso proposto: circa 19 km

Dislivello in salita: 1.070 metri

Dislivello in discesa: 1.490

Tempo richiesto: 8 ore circa

mappa

Il lago dei Pescatori e la malga dei Pini

Questo piccolo lago si trova ad una quota di 2.000 metri ed è il più piccolo dei laghi artificiali della Val d’ultimo, o meglio è un bacino che funge da serbatoio per la sottostante centrale. Lo si raggiunge agevolmente dal lago di Fontana Bianca, dove si può lasciare l’auto e tranquillamente in poco meno di 30 minuti di salita si arriva ad un incantevole pianoro attraversato da ruscelli e…. ancora pochi minuti girando sulla sinistra ed eccolo lì, questo piccolo bacino dai colori più disparati a seconda del momento dell’anno. La bellezza di questo lago è che lo si può raggiungere in poco tempo praticamente in tutte le stagioni e ogni volta offre colori e atmosfere differenti. Solo anni con eccezionali nevicate non permettono di arrivare nemmeno a Fontana Bianca e in quel caso bisogna rinunciare. Fontana Bianca è infatti è il punto più estremo della val d’Ultimo raggiungibile in auto. La strada porta fino a 1.900 metri e capita che a causa della neve abbondante la strada venga chiusa e sia accessibile solo ai tecnici della diga. Nella normalità però è una meta imprescindibile anche per una serie di camminate che si possono intraprendere.

Pieno inverno: il pianoro che si apre prima del lago

Se si vuole fare un giro “tranquillo”, solo in estate, si prosegue dopo la diga del lago lungo il sentiero numero 107 e si raggiunge, praticamente mantenendo la quota, la “malga dei pini” (Fiechtalm), una malga facilmente raggiungibile con mulattiera anche dal lago di Fontana Bianca. La malga è stata interamente rinnovata pochi anni fa, si può mangiare ed acquistare burro e formaggio. E’ una malga con una vista molto aperta, in una bella posizione, in genere molto frequentata. Sempre dal lago dei Pescatori, invece si può continuare a salire per diversi percorsi che sono più impegnativi ma che offrono un panorama impagabile.

Nota: il sentiero da Fontana Bianca è semplice, corto, bello per i bambini ma non adatto ai passeggini. L’unico percorso che si può intraprendere con i passeggini è la mulattiera per la Malga dei Pini da Fontana Bianca.

Puoi leggere anche: Percorsi sopra Fontana Bianca

Powered by WordPress & Tema di Anders Norén

error: Content is protected !!