Categoria: Geografia

Tempo di sci: fondo

Per chi ama lo sport e la tranquillità lo sci di fondo in Val d’Ultimo è una soluzione fantastica! Che si tratti di classico o pattinato, questo bellissimo e completo sport, praticato in Val d’Ultimo assume un valore speciale. Il percorso si snoda in un paesaggio da fiaba: tra boschi e pascoli innevati costeggiando il torrente Valsura. La pista ha una lunghezza che varia in funzione delle neve presente: in genere è tra i 12 e i 20 km circa. La partenza è dal fondo del lago Zoccolo, in prossimità della stazione della cabinovia. Quando il tracciato è più limitato, come in questo inverno 2022/2023 o in altri inverni del passato, si può partire in prossimità del Familyhotel St.Nikolaus e arrivare fino a Santa Gertrude.

Il costo del biglietto (sempre per l’inverno 2022/2023) è di 4 euro, un costo accessibile a tutti per una pista tenuta sempre in buone condizioni.

NOVITA’ 2024/2025: è stato inaugurato a Pracupola (Kuppelwies) dietro al pattinaggio un percorso (innevato anche artificialmente) per il biathlon, un circuito disponibile anche per chi volesse solo fare fondo.

Per chi volesse avvicinarsi a questo sport invernale ricordiamo un servizio interessante al seguente link https://www.trekking.it/i-nostri-consigli/sci-fondo-consigli-preparazione/. Presso la stazione a valle della cabinovia è possibile noleggiare gli sci e pagare il giornaliero.

Informazioni ulteriori al sito dell’ufficio turistico della Val d’Ultimo

Cima di Tovo -Tuferspitz 3.097

Per molti ma non per tutti.

Cima di Tovo, Tuferspitz

Ed ecco una cima della valle poco frequentata, un po’ fuori dai circuiti più conosciuti. Questo 3.000 solo dal 2021 si può fregiare di una bella croce, fatta da un giovane falegname della valle (figlio dei gestori della Flatschbergalm, malga di passaggio per la cima) e portata a spalla, come vuole la tradizione, da un gruppo di volenterosi amici.

Con gli anni il percorso per questa vetta si è trasformato parecchio. Ha perso quasi tutti i passaggi su neve e ghiaccio e di conseguenza tanta dell’acqua che scendeva copiosa dai torrenti e, nel frettempo, sono un po’ peggiorati i punti esposti.

Il percorso non è lunghissimo: poco meno di 7 km partendo dal parcheggio ai masi Flaschöfe (sulla strada che da Santa Gertrude porta a Fontana Bianca) ma comporta un dislivello di circa 1.300 metri. Il cammino segue il segnavia n.143. Fino alla malga Hinterer Flatschberg (2.110) si segue una comoda mulattiera. Dalla malga parte il sentiero che fino ai 2.600 metri circa è molto tranquillo e sale nella vallata. Quando iniziano sassi e roccia il sentiero porta a costeggiare il canalone e qui alcuni tratti sono molto esposti senza che siano presenti ancoraggi come catene. Ai 2.892 metri si arriva al passo di Flim che permette di scendere verso la val Martello. Da qui parte l’ultimo tratto, tutto su roccia, con alti gradini da oltrepassare ma non particolarmente pericoloso. La cima è un pinnacolo dal quale guardare il panorama ma con spazi molto ristretti e molto esposti.

La salita richiede circa 3 ore e 30, allenamento e attrezzatura adeguati.

animali al pascolo

Una nota: parecchi sono gli incontri di animali al pascolo (mucche prima, cavalli, capre e pecore più in alto). Il percorso inoltre si trova nel Parco Naturale dello Stelvio, quindi non è infrequente avvistare la fauna tipica.

Una passeggiata nel bosco

Se l’idea di raggiungere una cima vi sembra azzardata vi proponiamo una bella passeggiata nel bosco. La lunghezza è di circa 4 chilometri (solo andata) ed il dislivello in salita è di circa 200 metri. Partendo da San Nicolò bisogna raggiungere il ponte sul torrente Valsura e da lì prendere verso destra la strada sterrata che seguendo il sentiero “Ultner Hofeweg” (sentiero dei masi della Val d’Ultimo). Il percorso segue in parte strade forestali e in parte è immerso nel bosco. Lungo il sentiero diversi i punti interessanti che si incontrano. A circa metà strada si trova una casa dall’aspetto un po’ atipico per la zona: è’ Villa Hartungen (vi invitiamo a leggere il post sul turismo) e a pochi passi troverete la bellissima cascata di Klapf (o cascata Hartungen), ora monumento naturale.

L’ultima sorpresa sono i Larici millenari, antiche piante testimonianza della forza della natura vengono considerati le conifere più antiche d’Europa. Dai Larici si ritorna su una strada asfaltata e velocemente si raggiunge Santa Gertrude.

Chi volesse allungare il percorso ha l’imbarazzo della scelta come punto di partenza. Si può partire da Santa Valburga, dalla diga del lago Zoccolo, oppure  da Pracupola, dove il torrente sfocia nel lago Zoccolo, la scelta non manca mai. La passeggiata nel bosco segue il sentiero dei masi, come già accennato, è percorribile quando non c’è la neve. In caso di neve è preferibile seguire la via alta sul versante nord, più battuta soprattutto in alcuni tratti.

I quattro chilometri proposti richiedono circa un’ora e mezza di camminata.

Per i cenni sulla vita del Dottor Hartung si veda http://www.tirolerland.tv/

Per notizie ulteriori sui larici millenari: https://www.ultental-valdultimo.com/it/larici-millenari.html

I Laghi

La Val d’Ultimo è una valle storicamente ricca di risorse idriche: sono circa 40 i laghi tra quelli alpini e quelli artificiali, oltre alle sorgenti e alle fonti curative utilizzate già nei secoli scorsi.

La Val d’Ultimo ha la particolarità di avere sul suo territorio 6 laghi artificiali, con annesse 6 centrali idroelettriche. Da sola la valle fornisce l’8% dell’energia idroelettrica dell’Alto Adige. Gli impianti furono realizzati tra il 1949 e il 1969, commissionati dalla STE (Società Trentina di Elettricità) e modificarono radicalmente l’aspetto della valle. Fu in questo periodo e a questo scopo che venne costruita la parte di strada provinciale da Santa Valburga a Santa Gertrude per collegare la parte più remota della valle.

Dopo il primo decennio di lavori la gestione passò alla neonata ENEL, dopo la nazionalizzazione del settore elettrico.

Per l’invaso maggiore, quello del lago Zoccolo vennero sacrificati parecchi masi che si trovavano in questa ampia zona della valle, non senza sollevare problemi con la popolazione residente.

Solo la realizzazione della diga di questo lago richiese 9 anni. Il lago Zoccolo è il terzo invaso, per grandezza, dell’Alto Adige.

La prima diga realizzata nei primi anni ’50 fu quella di San Pancrazio e del rispettivo lago di Alborelo, la seconda quella in testata di valle la diga del lago Verde che venne realizzata portando i mezzi in quota con le teleferiche in quanto non c’era, e tuttora non c’è, una strada che arrivi fin su. Il lago Verde si trova ad una altitudine di i 2.529 metri e viene raggiunto via sentiero o, per gli addetti alla manutenzione via cabinovia della società elettrica.

Ancora oggi gli investimenti sullo sfruttamento delle acque della Val d’Ultimo sono ingenti. Al momento è accesa la querelle su un nuovo impianto di pompaggio tra il lago di Quaira e il lago Zoccolo per sfruttare i 1.000 metri di dislivello. Al vaglio il progetto fortemente contestato per motivi ambientali, tra la popolazione residente, Alperia (l’attuale gestore delle centrali di Ultimo), il Comune di Ultimo e la Provincia di Bolzano. Se tali lavori partiranno dureranno circa 5 anni e segneranno un altro forte passo avanti nell’antropizzazione della valle.

Per quanto riguarda i tantissimi piccoli laghi alpini, dal lago Lungo ai laghi di Covolo, dal lago Seefeld al Falkomai…ognuno di loro ha caratteristiche e fascino unico, l’invito è a camminare e imbattersi in questi specchi d’acqua sarà una sorpresa impagabile.

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