L’alto Adige è una terra ricca di acqua, in particolare di acqua minerale. Nel 2000 la Giunta Provinciale della provincia di Bolzano ha riconosciuto come minerali le acque di 30 sorgenti dell’Alto Adige. Fin dall’antichità le acque altoatesine erano considerate importanti per la salute dell’uomo e da secoli vengono utilizzate per la cura di disturbi e malattie. Per questo, soprattutto a partire dal XIX secolo si affermò la tradizione dei bagni rustici che sopravvisse fino alla Prima guerra mondiale. La Val d’Ultimo può vantare ben 4 di queste sorgenti con proprietà e minerali disciolti differenti. Noi vogliamo raccontare di una di queste sorgenti: la sorgente di Oltre Acqua (o Sopracqua).
Quando la Provincia riconobbe le 30 sorgenti venne predisposta una piccola fontana, poco più sotto rispetto alla captazione della fonte; la fontana spicca per il colore rosso che resta sul terreno.
Nei pressi di questa fontana si trovava un edificio storico, fortemente ammalorato, che recava una vecchia insegna indicante la presenza di una locanda con annessi bagni. In Val d’Ultimo tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 erano presenti diversi bagni, tra cui i Bagni di Mezzo, famosi ben oltre i confini e frequentati da personaggi illustri come Bismarck, Thomas Mann, l’imperatrice Elisabetta d’Austria. Poi c’erano i bagni frequentati dalla gente del posto bisognosa di cure. Le persone che non potevano permettersi vitto negli stabilimenti arrivavano con i carretti con le vivande per il soggiorno. Uno dei bagni “del popolo” era proprio quello della sorgente di Oltre Acqua. Nel 1826 già ci sono tracce scritte che testimoniano la presenza di uno stabilimento, ma nel 1876 l’edificio viene risanato e rimane inalterato fino ai giorni nostri, o quasi.
Per anni, passando per andare verso la sorgente, la vista di questo edificio storico sempre più compromesso lasciava stupiti e dispiaciuti. Ma finalmente, nel 2017, iniziarono i lavori di recupero e lo stabilimento con locanda rinasceva lentamente a nuova vita.
Sono Veit e Rita, meranesi, a comprare l’immobile e il terreno dei bagni di Oltre Acqua. L’edificio, rimasto immutato dal 1876, viene restaurato lasciando inalterata la cubatura, la struttura e sicuramente il fascino originario. L’immobile è messo sotto tutela delle Belle Arti, il legno viene recuperato e sabbiato, vengono ripristinati la veranda e i ballatoi. Al piano terra vengono create due sale da pranzo con una stube perfettamente in armonia con il luogo. Al piano superiore due suites e al piano inferiore vengono ricreati i bagni, con tutti i comfort di oggi, il rispetto delle norme sull’igiene ma il fascino di altri tempi.
L’atmosfera che si respira alla Locanda non finisce all’interno. All’esterno vengono poste delle vasche da cui sgorga acqua della sorgente, ma poiché la natura è stata particolarmente generosa con questo luogo, ci sono più punti di captazione dell’acqua e così si trovano acque con caratteristiche leggermente diverse da una vasca all’altra. L’esterno è poi meravigliosamente completato con un sentiero nel bosco dove si trovano punti per cimentarsi nei giochi o semplicemente riposare ascoltando le acque del Valsura che scorre a fianco.
Come in tutti i posti però sono le persone a dare quel “qualcosa in più” che ti fa venire la voglia di tornare o di raccontare agli amici l’esperienza vissuta. Veit e Rita accolgono gli ospiti con un sorriso ed una cordialità che fa sentire a proprio agio. L’amore e la cura messi in questo posto traspaiono in ogni particolare. Rita è l’anima della casa e il trasporto con cui ha curato la rinascita di questo “pezzo di storia” si coglie ad ogni sua parola.
Alla Locanda di Oltre Acqua si può mangiare, dormire, fare i bagni: basta prenotare.
Tel. 349.7100951 – ueberwasser.ulten@gmail.com – www.badueberwasser.it
Come arrivare: all’ingresso del paese di Santa Valburga, venendo da San Pancrazio, subito dopo il parcheggio del Municipio e il ponte, si scende a sinistra con una strada piuttosto ripida (zona campi sportivi). Dopo meno di un chilometro si può lasciare l’auto prima del ponte sul Valsura e proseguire a piedi. In cinque minuti, a destra dopo il ponte ci si trova davanti l’edificio dei bagni. Proseguendo per altri cinque minuti si arriva alla fontanella della sorgente.
Nota: per informazioni sulle sorgenti è possibile consultare l’ampio archivio di documenti messi a disposizione dal sito della provincia autonoma di Bolzano. In particolare alcune informazioni di questo post derivano da “Preziosi zampilli dalla roccia profonda” , Ufficio gestione risorse idriche
Articoli per approfondire: https://ambiente.provincia.bz.it/acqua/sorgenti-minerali.asp?news_action=4&news_article_id=547337ù
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